La Prefettura segnalerà alla Banca d’Italia le difficoltà riscontrate dagli imprenditori nell’accedere ai finanziamenti previsti dal cosiddetto “Decreto liquidità”. È uno dei risultati più rilevanti del tavolo per l’accesso al credito, riunitori in videoconferenza nella mattinata di ieri, con la partecipazione del Prefetto Francesco Russo, del vice presidente della Camera di Commercio di Salerno, Giuseppe Gallo, del delegato di Anci Campania, l’associazione dei comuni, Mimmo Volpe, sindaco di Bellizzi; della direttrice della Banca d’Italia, Fernanda Fiandaca e del segretario di Abi Campania, l’associazione degli istituti di credito, Angelo Menichini.
La denuncia, forte, è venuta dalla Camera di Commercio e dalle Associazioni di categoria, per bocca di Pasquale Gallo (rappresentante di una categoria, l’artigianato, tra le più penalizzate dalle difficoltà denunciate al Prefetto). Al rappresentante del Governo, la Camera di Commercio ha evidenziato ritardi e lungaggini che le imprese riscontrano nell’accesso a queste forme di finanziamento. “La stessa piattaforma informatica per l’inoltro delle domande al Fondo di garanzia – lamenta Pasquale Gallo – ci risulta continuamente in tilt continuamente, con ritardi notevoli nella presentazione delle domande. Ci risulta inoltre che quella che doveva costituire una procedura quasi automatica per elargire in tempo reale liquidità alle imprese, nella realtà si è tradotta in lungaggini e problematiche di varia natura”. Testimoniate in maniera eloquente anche dai numeri, divulgati ieri dalla Prefettura: dal 6 maggio scorso, sono “andate a buon fine” appena 1.217 domande per finanziamenti fino a 25.000 euro (quelli per i quali il Decreto liquidità prevede una erogazione quasi automatica, senza alcuna istruttoria), e 468 per importi superiori. In totale, quindi, appena 1.685 domande: poca cosa, se si tiene conto delle rivendicazioni di immediata liquidità pervenute nei giorni scorsi da tutte le categorie produttive.
“I dati non ci sorprendono commenta Gallo – sono sicuramente modesti, al di sotto delle aspettative: ma sono legati proprio alle problematiche che abbiamo denunciato. Troppi ritardi, troppi rallentamenti, troppa burocrazia”.
A margine dell’incontro, la Prefettura ha ribadito che “gli Istituti di Credito, una volta verificata la sussistenza dei requisiti da parte del richiedente ed inviata la richiesta al portale del Mediocredito, possono erogare il finanziamento senza alcuna autorizzazione da parte del Fondo di Garanzia, non prevista dalla normativa anti-Covid per i prestiti d’importo inferiore”. Insomma, lungaggini e ritardi assolutamente ingiustificati.
Per questo sarà direttamente la Prefettura ad interessare, con opportune segnalazioni, la Banca d’Italia per i provvedimenti conseguenziali.
Al termine dell’incontro di ieri, il Prefetto ha preannunciato che dalla prossima settimana saranno organizzati ulteriori incontri “allargati” del tavolo per l’accesso al credito, con la partecipazione dell’Ordine dei Commercialisti e degli stessi Istituti di credito, per un più diretto coinvolgimento, a partire dalla banche di credito cooperativo.
Nell’auspicio di rendere le misure del Decreto liquidità ancor più impattanti sull’economia del territorio e sul rilancio delle imprese, la Camera di Commercio di Salerno ha nei giorni scorsi varato un bando che prevede contributi finalizzati ad abbattere, fino ad azzerare del tutto, gli interessi sui finanziamenti previsti da queste specifiche misure. Interessi contenuti, non quanto la burocrazia, che – almeno nei casi più eclatanti pare aver trasformato anche queste opportunità in finanziamenti quasi tradizionali.
(Articolo pubblicato su Il Quotidiano del Sud del 12 maggio 2020)