È già stato in Consiglio comunale venti anni fa, dal 2001 al 2006. Oggi, dopo un intenso impegno nell’associazionismo (guida il Comitato Salute e Vita che si oppone alle Fonderie Pisano), ci riprova, in campo nella lista Salerno di Tutti che sostiene, per la carica di sindaco, il consigliere uscente Gianpaolo Lambiase.
“Da salernitano, da cittadino nato e cresciuto qui – è uno dei tanti sfoghi di Lorenzo Forte, classe 1973, laureato in Scienze Politiche, in Comune è stato Capogruppo Consiliare e Presidente della V Commissione Cultura – sento il dovere di portare il mio contributo, il mio pragmatismo, il mio desiderio di realizzare il sogno di una Salerno a misura d’uomo, di migliorare la qualità della vita, per raggiungere finalmente l’obiettivo di chiudere definitivamente le Fonderie e dare una forma di risarcimento ai cittadini, restituendo quel territorio, dopo la bonifica, alla comunità, come verde pubblico”.
Siamo a pochi giorni dal voto: quali le impressioni che ha raccolto fin qui, in questa campagna elettorale, nei confronti con i cittadini.
“Sicuramente impressioni positive. La maggior parte delle persone che ho incontrato ha le idee chiare sul fatto che questa amministrazione comunale abbia fallito il suo obiettivo. La gente ha visto in questi ultimi 5 anni decadere e chiudere i servizi di base. Si è proprio toccato con mano il fallimento. Questa amministrazione è percepita come al capolinea, per cui le mie sensazioni sono positive”.
Anche per la sua lista e per il suo candidato a sindaco?
“Salerno di tutti è l’unica lista, e lo dico con fierezza, formata da persone competenti e rappresentanti della società civile. L’unica vera lista civica attenta ai temi concreti della città”.
Quali sono i temi concreti che sollevano i cittadini in questi confronti?
“A Fratte, Cappelle, Matierno, sono esasperati perché non vivono; non possono aprire le finestre perché vengono invasi dalla puzza e dalle polveri che provengono dalle Fonderie. Mi chiedono di fermare questo avvelenamento. Per il resto rivendicano trasporti pubblici efficienti: nelle zone collinari di domenica e nei festivi gli autobus non passano. Non riduzione di corse: ma soppressione totale del servizio”.
Altrove qual è la situazione?
“A Fuorni la situazione è allucinante per i problemi legati alla sicurezza. In 15 giorni hanno subito due tentativi di rapina e la seconda volta i malviventi hanno anche sparato. Il territorio è abbandonato a sé stesso. Sempre a Fuorni l’unico campetto in cui i bambini potevano giocare gratuitamente è stato chiuso: versa in totale stato di abbandono”.
Quali sono le vostre proposte più apprezzate?
“Innanzitutto quella più importante della lista: fermare il consumo di suolo. Bisogna recuperare l’esistente smettendola di continuare a costruire se non c’è un’esigenza da parte dei cittadini. Le uniche costruzioni necessarie sono quelle popolari: non se ne costruiscono dal 2000. E poi bisogna recuperare il verde pubblico e i parchetti. Presto avvieremo una diffida a Salerno Solidale: perché si continua a tenere chiuso il parchetto del Centro Sociale, nel Quartiere Italia?”.
Altra zona, il Quartiere Italia, che sconta parecchie problematiche…
“Lì c’è uno spazio a standard verde pubblico: è un luogo dove si portano ormai i cani a fare i bisogni e dove si fermano le coppiette di sera. Perché non installare panchine, mettere qualche albero e creare vialetti? Il bar del Centro Sociale, l’unico del quartiere, di domenica è chiuso: perché?”.
Un’ultima battuta sui sondaggi.
“Lasciano il tempo che trovano: io penso che i voti si contano dopo. Preferiamo spendere il nostro tempo per parlare con la gente e risolvere i problemi della città”.
(Articolo pubblicato su Il Quotidiano del Sud del 22 settembre 2021)