Urbanistica, cultura, ambiente, ma soprattutto un modo nuovo di fare politica: aperto al confronto, non strillato, efficace. Sono questi gli obiettivi di Sabrina Prisco, candidata al Consiglio comunale con Salerno di Tutti, la lista che sostiene il candidato a sindaco Gianpaolo Lambiase.
Com’è nata la sua candidatura?
“Vivo nel Centro storico da una ventina di anni: ho un’attività commerciale e faccio parte del Comitato centro storico: una realtà ben lontana dalla politica. Col comitato abbiamo svolto una serie di azioni, la più importante delle quali è quella legata alla pulizia. Abbiamo infranto quella metodologia che credo sia una delle cose peggiori della Salerno di oggi: chiedere all’amico dell’amico di interessarsi per ottenere l’installazione di un cestino, o la pulizia della strada. Abbiamo seguito le norme e le procedure. Abbiamo inoltrato una richiesta di accesso agli atti e, dopo diverse pec, siamo riusciti ad ottenere il contratto tra Salerno Pulita e il Comune di Salerno. Abbiamo studiato tutte le clausole, dopodiché abbiamo chiesto un incontro con sindaco e assessore. Lo abbiamo ottenuto ed abbiamo denunciato situazioni di estrema gravità, che la maggior parte della gente ignorava. Anche in quella occasione Gianpaolo Lambiase, consigliere di opposizione, ci è stato accanto”.
È nata durante quei contatti la candidatura?
“E’ nata sicuramente una conoscenza più approfondita di Gianpaolo. Tra gennaio e marzo ho partecipato a numerose riunioni politiche con altre forze accomunate dalla voglia di scardinare questo sistema. Col tempo le ho accantonate tutte: c’erano persone che fino a pochi mesi prima appartenevano al sistema De Luca, e altre che per 5 anni non si sono viste per poi riapparire alla vigilia delle elezioni”.
Perché ha scelto Salerno di Tutti e Gianpaolo Lambiase?
“Per l’integrità e la coerenza, nei comportamenti e nella vita. Caratteristiche sue personali, ma anche di tutto il gruppo: i candidati vengono tutti dalla società civile e combattono da anni chi per le piste ciclabili, per le Fonderie Pisano, contro la cementificazione. Ho letto i programmi di tutti: sono fatti in modo molto superficiale e in linea di massima si assomigliano. Siamo gli unici a dire che vogliamo innanzitutto cambiare metodo: la trasparenza al centro di tutto, con l’accesso di tutti agli atti e alle informazioni. Poi i temi centrali: l’ecologia, il consumo di suolo, le Fonderie Pisano, una città vivibile e fruibile per tutti, una mobilità meno ridicola”.
Ridicola?
“I trasporti pubblici a Salerno, che io uso molto, sono ridicoli. Viaggio molto: non ho mai visto da nessuna parte una condizione peggiore. Solo noi non riusciamo ad avere pullman in orario e tabelle informative. In queste condizioni, non possiamo assolutamente lamentarci che ci sia traffico: manca ogni alternativa. Non ci sono piste ciclabili: ce n’era una sul Lungomare, ma non è manutenuta, è invasa dagli alberi, non è segnalata”.
Poi?
“Lo sport, la cultura: ho partecipato al Porto delle Nebbie, ho collaborato con Salerno Letteratura: la cultura è un punto molto importante perché le nuove generazioni si formano in questo modo. A Salerno mancano biblioteche, mancano spazi per i ragazzi”.
Un appello conclusivo: perché un salernitano dovrebbe votare Salerno di Tutti e lei in particolare.
“I motivi sono tanti: noi siamo per l’ascolto e per la coerenza, per un modo di fare politica concreto, tranquillo, efficace, senza spot e senza urlare nelle piazze. Roba vergognosa. Gianpaolo non ha fatto un solo comizio in quei termini: è un modo di fare politica vecchio, che parla alla pancia della gente. Ma nella pancia sappiamo che ci sono i nostri escrementi: noi preferiamo parlare alla testa e al cuore”.
(Articolo pubblicato su Il Quotidiano del Sud del 2 ottobre 2021)